Saturday, October 23, 2010

Sayings On Wedding Programs

Messaggio al Popolo di Dio dal Sinodo per il Medio Oriente

Ecco il testo del Messaggio al Popolo di Dio a conclusione dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, approvato venerdì pomeriggio dai Padri sinodali in occasione della quattordicesima Congregazione generale.

* * *

“La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un’anima sola” (At 4, 32)

To our brother priests, deacons, religious, consecrated persons and all our beloved and faithful lay persons of good will.



Introduction 1. The grace of our Lord Jesus Christ, the love of God and the fellowship of the Holy Spirit be with you.

The Synod of Bishops for the Middle East has been for us a new Pentecost. "Pentecost is the original event, but also a dynamic learning. The Synod of Bishops is a privileged moment in which it can renew the Church's journey and the grace of Pentecost "(Benedict XVI, Homily at the Opening Mass of the Synod, 10/10/2010).
We came to Rome, we Patriarchs and Bishops of the Catholic Churches in the East with all of our spiritual heritage, liturgical, cultural and canonical, while bearing in our hearts to the concerns of our people and their expectations.
For the first time we met in Synod about His Holiness Pope Benedict XVI and the cardinals and archbishops in charge of the Roman Congregations, the Presidents of Episcopal Conferences of the world affected by the issues in the Middle East, and with representatives of the Orthodox Churches and evangelical community, and invited Jews and Muslims.
To His Holiness Benedict XVI to express our gratitude for the concern and the lessons that illuminate the path of the Church in general e quello delle nostre Chiese orientali in particolare, soprattutto per la questione della giustizia e della pace. Ringraziamo le Conferenze episcopali per la loro solidarietà, la presenza tra noi durante i pellegrinaggi ai Luoghi santi e la loro visita alle nostre comunità. Li ringraziamo per l’accompagnamento delle nostre Chiese nei differenti aspetti della nostra vita. Ringraziamo le organizzazioni ecclesiali che ci sostengono con il loro aiuto efficace.
Abbiamo riflettuto insieme, alla luce della Sacra Scrittura e della viva Tradizione, sul presente e l’avvenire dei cristiani e dei popoli del Medio Oriente. Abbiamo meditato sulle questioni di questa parte del mondo che Dio, nel mistero del suo amore, ha voluto fosse la culla del suo piano universale di salvezza. Da là, di fatto, è partita la vocazione di Abramo. Là, la Parola di Dio si è incarnata nella Vergine Maria per l’azione dello Spirito Santo. Là, Gesù ha proclamato il Vangelo della vita e del regno. Là, egli è morto per riscattare il genere umano e liberarlo dal peccato. Là è risuscitato dai morti per donare la vita nuova a ogni uomo. Là, è nata la Chiesa che da là è partita per proclamare il Vangelo fino alle estremità della terra.
Il primo scopo del Sinodo è di ordine pastorale. È per questo che abbiamo portato nei cuori la vita, le sofferenze e le speranze dei nostri popoli e le sfide che si devono affrontare ogni giorno, convinti che « la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5, 5). È per questo che vi rivolgiamo questo messaggio, amatissimi fratelli e sorelle, e vogliamo che sia un appello alla fermezza della fede, fondata sulla Parola di Dio, alla collaborazione nell’unità e alla comunione nella testimonianza dell’amore in tutti gli ambiti della vita.

I. La Chiesa nel Medio Oriente: comunione e testimonianza attraverso la storia
Cammino della fede in Oriente


2. In Oriente è nata la prima comunità cristiana. Dall’Oriente partirono gli Apostoli dopo la Pentecoste per evangelizzare il mondo intero. Là è vissuta la prima comunità cristiana in mezzo a tensioni e persecuzioni, « perseverante nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere » (At 2, 42). Là i primi martiri hanno irrorato con il loro sangue le fondamenta della Chiesa nascente. Alla loro sequela gli anacoreti hanno riempito i deserti col profumo della loro santità e della loro fede. Là vissero i Padri della Chiesa orientale che continuano a nutrire con i loro insegnamenti la Chiesa d’Oriente e d’Occidente. Dalle nostre Chiese partirono, nei primi secoli e nei secoli seguenti, i missionari verso l’estremo Oriente e verso l’Occidente portando la luce di Cristo. Noi ne siamo and the heirs must continue to convey their message to future generations.
Our Churches have continued to give saints, priests, consecrated persons and to serve effectively in many institutions that contribute to the construction of our societies and our countries, sacrificing himself for man created the image of God and bearer of his image. Some of our churches today are continuing to send missionaries, bearers of the Word of Christ in different corners of the world. Pastoral work, apostolic and missionary asks us today to think of a pastoral to promote priestly and religious vocations and to ensure the Church of tomorrow.
We are now facing a historical turning point: that God has won the faith of our East for 2000 years, calls us to persevere with courage, diligence and strength, to bring the message of Christ and witness to his Gospel is a gospel of love and peace.

challenges and expectations

3.1. Today we are faced with many challenges. The first comes from ourselves and our churches. What Christ asks of us is to accept and to live our faith in every area of \u200b\u200blife. What he asks of our Churches is to deepen the communion within and between each Church sui iuris Catholic Churches of different traditions, also do everything in prayer and charity to achieve the unity of all Christians e realizzare così la preghiera di Cristo: « perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato » (Gv 17, 21).

3.2. La seconda sfida viene dall’esterno, dalle condizioni politiche e dalla sicurezza nei nostri paesi e dal pluralismo religioso.
Abbiamo analizzato quanto concerne la situazione sociale e la sicurezza nei nostri paesi del Medio Oriente. Abbiamo avuto coscienza dell’impatto del conflitto israelo-palestinese su tutta la regione, soprattutto sul popolo palestinese che soffre le conseguenze dell’occupazione israeliana: la mancanza di libertà di movimento, il muro di separazione e le military checkpoints, political prisoners, the demolition of homes, the disruption of economic and social life and the thousands of refugees. We reflected on the suffering and insecurity in which Israelis live. We meditated on the situation of Jerusalem, the Holy City. We are concerned about unilateral action that might alter its demography and its status. In the face of all this, we see that a just and definitive peace is the only means of salvation for all, for the good of the region and its peoples.

3.3. In our meetings and in our prayers we reflected on the cruel suffering of the Iraqi people. We made the memory of the murdered Christians in Iraq, suffering standing of the Church in Iraq, his children expelled and dispersed throughout the world, bringing us together with them the concerns of their land and their homeland.
The Synod Fathers expressed their solidarity with the people and churches in Iraq and expressed the wish that the emigrants, forced to leave their countries, can find the necessary relief where they come, so that they can return to their countries and live there safely.

3.4. We reflected on the relationship between citizens, Christians and Muslims. We would like to say here, in our Christian view of things, a primordial principle that should govern these relationships: God wants us to be Christians and to our societies in the Middle Oriente. Il fatto di vivere insieme cristiani e musulmani è il piano di Dio su di noi ed è la nostra missione e la nostra vocazione. In questo ambito ci comporteremo con la guida del comandamento dell’amore e con la forza dello Spirito in noi.
Il secondo principio che governa queste relazioni è il fatto che noi siamo parte integrale delle nostre società. La nostra missione basata sulla nostra fede e il nostro dovere verso le nostre patrie ci obbligano a contribuire alla costruzione dei nostri paesi insieme con tutti i cittadini musulmani, ebrei e cristiani.

II. Comunione e testimonianza all’interno delle Chiese cattoliche del Medio Oriente
Ai fedeli delle nostre Chiese


4.1. Gesù ci dice: «Voi siete il sale della terra, la luce del mondo» (Mt 5, 13.14). La vostra missione, amatissimi fedeli, è di essere per mezzo della fede, della speranza e dell’amore nelle vostre società, come il «sale» che dona sapore e senso alla vita, come la «luce» che illumina le tenebre e come il «lievito» che trasforma i cuori e le intelligenze. I primi cristiani a Gerusalemme erano poco numerosi. Nonostante ciò, essi hanno potuto portare il Vangelo fino alle estremità della terra, con la grazia del « Signore che agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano » (Mc 16, 20).

4.2. Vi salutiamo, cristiani del Medio Oriente, e vi ringraziamo for all that you have made in your families and your companies, in your churches and your nations. Salute your perseverance in difficulties, sorrows and anxieties.

4.3. Dear priests, our partners in the mission catechetical, liturgical and pastoral, we renew our friendship and our trust. Continue to send to your faithful zeal and perseverance with the Gospel of life and the Tradition of the Church through preaching, catechesis, spiritual guidance and good example. Strengthen the faith of God's people because it turns into a civilization of love. Give them the sacraments of the Church because it aspires to the renewal of life. Radunatelo drive and charity with the gift of the Holy Spirit. Dear
religious and consecrated persons in the world, we express our gratitude and thank God with you for the gift of the evangelical counsels - of consecrated chastity, poverty and obedience - with whom you have made a gift of yourself to follow Christ, you want to witness your love and fondness. Thanks to your apostolic diversified, you are the real treasure and wealth of our churches and a spiritual oasis in our parishes, dioceses and missions.
We join in spirit to the hermits, monks and nuns who have dedicated their lives to contemplative prayer in the monasteries, sanctifying the hours of day and night, carrying their prayer concerns and needs of the Church. With the witness of your life you offer the world a sign of hope.

4.4. The lay faithful, we will express our deep appreciation and friendship. We appreciate what you did for your families and your company, your churches and your homelands. Stand firm in the midst of trials and difficulties. We are full of gratitude to God for the gifts and talents that you have filled in and with whom you share the virtue of Baptism and Confirmation apostolic work and mission of the Church, soaking the area of \u200b\u200btemporal affairs with the spirit and the values \u200b\u200bof the Gospel. We invite you to witness a authentic Christian life in a religious practice conscious and good morals. Have the courage to speak the truth with objectivity.
We bring you in our prayers, suffering in body, soul and spirit, you are oppressed, expatriates, persecuted, imprisoned and detained. Unite your sufferings to those of Christ the Redeemer in his cross and try the patience and strength. With the merit of your suffering, you get the world to the merciful love of God
We welcome each of our Christian families and regards with esteem the vocation and mission of the family as a living cell of society, school of virtue and natural ethical values \u200b\u200band human rights, church and home that educates to prayer and faith from generation to generation. We thank the parents and grandparents for the education of their children and their grandchildren, after the example of the Child Jesus "increased in wisdom and age and grace before God and man" (Lk 2, 52). We are committed to protecting the family with a family ministry thanks to the course of preparation for marriage and reception centers for consultation and open to everyone and especially couples in difficulty and demands of our fundamental rights of the family.
We now turn in a special way to women. We express our appreciation for what you are in different states of life: how to girls, teachers, mothers, and consecrated in the operating public life. We commend it to protect human life from the beginning, offering care and affection. God has given you a special feeling for everything related to education, humanitarian work and the apostolic life. Let us thank God for your business and hope that you exercise greater responsibility in public life.
look at you with friendship, boys and girls, as Christ did with the young man in the Gospel (cf. Mk 10, 21). You are the future of our churches, our communities, our countries, their potential and their strength renovated. Plan your life under the loving gaze of Christ. Be responsible citizens and true believers. La Chiesa si unisce a voi nelle vostre preoccupazioni di trovare un lavoro in funzione delle vostre competenze; ciò contribuirà a stimolare la vostra creatività e ad assicurare l’avvenire e la formazione di una famiglia credente. Superate la tentazione del materialismo e del consumismo. Siate saldi nei vostri valori cristiani.
Salutiamo i capi delle istituzioni educative cattoliche. Nell’insegnamento e nell’educazione ricercate l’eccellenza e lo spirito cristiano. Abbiate come scopo il consolidamento della cultura della convivialità, la preoccupazione dei poveri e dei portatori di handicap. Malgrado le sfide e le difficoltà di cui soffrono le vostre istituzioni, vi invitiamo a mantenerle vive per assicurare la missione educatrice della Chiesa e promuovere lo sviluppo e il bene delle nostre società.
Ci rivolgiamo con grande stima a quanti lavorano nel settore sociale. Nelle vostre istituzioni siate al servizio della carità. Noi vi incoraggiamo e sosteniamo in questa missione di sviluppo, che è guidata dal ricco insegnamento sociale della Chiesa. Attraverso il vostro lavoro, voi rafforzate i legami di fraternità tra gli uomini, servendo senza discriminazione i poveri, i marginalizzati, i malati, i rifugiati e i prigionieri. Voi siete guidati dalla parola del Signore Gesù: « tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me » (Mt 25, 40).
Guardiamo con speranza i gruppi di preghiera e i movimenti apostolici. Sono scuole di approfondimento della fede per viverla nella famiglia e nella società. Apprezziamo le loro attività nelle parrocchie e nelle diocesi e il loro sostegno ai pastori in conformità con le direttive della Chiesa. Ringraziamo Dio per questi gruppi e questi movimenti, cellule attive della parrocchia e vivai per le vocazioni sacerdotali e religiose.
Apprezziamo il ruolo dei mezzi di comunicazione scritta e audio-visiva. Ringraziamo voi, giornalisti, per la vostra collaborazione con la Chiesa per la diffusione dei suoi insegnamenti e delle sue attività, e in questi giorni per aver diffuso le notizie dell’Assemblea del Sinodo sul Medio Oriente in tutte le parti del mondo.
Ci felicitiamo del contributo dei media international and Catholics. For the Middle East deserves a special mention channel Télé-Lumière Noursat. We hope it can continue its service of information and training to faith, his work for Christian unity, the consolidation of the Christian presence in the East, the strengthening of inter-religious dialogue and communion between the Eastern scattered in all continents.

To our faithful in diaspora

5. Emigration has become a general phenomenon. The Christian, the Muslim el'ebreo migrants themselves and for the same causes resulting political and economic instability. The Christian also begins to feel insecurity, benché a diversi gradi, nei paesi del Medio Oriente. I cristiani abbiano fiducia nell’avvenire e continuino a vivere nei loro cari paesi.
Vi salutiamo amatissimi fedeli nei vostri differenti paesi della diaspora. Chiediamo a Dio di benedirvi. Noi vi domandiamo di conservare vivo nei vostri cuori e nelle vostre preoccupazioni il ricordo delle vostre patrie e delle vostre Chiese. Voi potete contribuire alla loro evoluzione e alla loro crescita con le vostre preghiere, i vostri pensieri, le vostre visite e con diversi mezzi, anche se ne siete lontani.
Conservate i beni e le terre che avete in patria; non affrettatevi ad abbandonarli e a venderli. Custodite tali proprietà come un patrimonio per voi e una porzione di quella patria alla quale rimanete attacked and that you love and support. The land is part of the identity of the person and his mission, it is a vital space for those who remain and those who one day will return. The land is a public good, a good community, a common heritage. It can not be reduced to individual interests of its owner and that alone decide at will to keep it or abandon it.
We support you with our prayers, you children of our churches and our country, forced to emigrate. Bring along your faith, your culture and your heritage to enrich your new homes that will bring peace, freedom and work. Look to the future with confidence and joy, always stay attached to your spiritual values, your traditions and your cultural national treasures to offer to countries that have welcomed the best of the best of yourself and what you have. We thank the churches of the countries of the diaspora who have accepted our people and are continuing to work with us to ensure their pastoral service required.

Immigrants in our country and our churches

6. We welcome all immigrants of different nationalities who have come into our country for work.
We welcome you, dear faithful, and we see you in your faith enrichment and support for the faith of our people. It is with joy that we will give you any help spiritual event that you are in need.
We ask our churches to pay particular attention to these brothers and sisters and their difficulties, whatever their religion, especially when exposed to attacks on their rights and their dignity. They come to us not only to find means to live, but to provide services in our countries need. They receive from God and their dignity as every human being, have rights that must be respected. It is not permitted for anyone to attempt such dignity and rights. That is why we urge the governments of host countries to respect and defend their rights.

III. Communion and a witness with the Orthodox Churches and the Evangelical communities in the Middle East

7. We welcome the Orthodox Churches and the Evangelical communities in our countries. We work together for the good of Christians, because they remain, grow and prosper. We are on the same street. Our challenges are the same and our future is the same. We want to bring together the testimony of Christ's disciples. Only through our unity we can accomplish the mission that God has entrusted to all, despite the diversity of our Church. The prayer of Christ is our support, and the commandment of love that unites us, even if the road towards full communion is still long ahead of us. We walked
insieme nel Consiglio delle Chiese del Medio Oriente e vogliamo continuare questo cammino con la grazia di Dio e promuovere la sua azione, avendo come scopo ultimo la testimonianza comune alla nostra fede, il servizio dei nostri fedeli e di tutti i nostri paesi.
Salutiamo e incoraggiamo tutte le istanze di dialogo ecumenico in ciascuno dei nostri paesi.
Esprimiamo la nostra gratitudine al Consiglio Mondiale delle Chiese e alle diverse organizzazioni ecumeniche, che lavorano per l’unità della Chiesa, per il loro sostegno.

IV. Cooperazione e dialogo con i nostri concittadini ebrei

8. La stessa Scrittura santa ci unisce, l’Antico Testamento che è la Parola di Dio per voi e per noi. Noi crediamo in all that God has revealed, from when he called Abraham, our common father in faith, the father of Jews, Christians and Muslims. We believe in the alliance and promises that God has entrusted to him. We believe that the Word of God is eternal.
The Second Vatican Council issued the document Nostra Aetate, regarding the dialogue with other religions, with Judaism, Islam and other religions. Other documents have clarified and developed after the relationship with Judaism. There is also an ongoing dialogue between the Church and representatives of Judaism. We hope that this dialogue can lead to managers to act to end the political conflict that continues to separate and to disrupt the lives of our countries.
It's time to commit ourselves to a genuine peace, just and definitive. All of us are questioned by the Word of God is inviting us to listen to the voice of God "who speaks of peace": "listen to what God the Lord: he will speak peace to his people, for his faithful, for those who turn to him with all my heart "(Ps 85, 9). It is not allowed to use biblical theological positions into an instrument to justify injustice. On the contrary, the use of religion to bring every person to see the face of God and treat another according to the attributes of God and his commandments, namely in accordance with God's goodness, his justice, His mercy and His love for us.

V. Cooperation and dialogue with our Muslim fellow citizens

9. We are united by faith in one God and the commandment that says do good and avoid evil. The words of the Second Vatican Council on the relationship with other religions lay the foundations of relations between the Catholic Church and Muslims: "The Church regards with esteem also the Muslims who worship the one God, living [...] merciful and almighty, who has spoken to men "(Nostra Aetate 3).
We tell our Muslim fellow citizens, we are brothers and God wants us together, united in faith in God and the twofold commandment to love God and neighbor. Together we will build our società civili sulla cittadinanza, sulla libertà religiosa e sulla libertà di coscienza. Insieme noi lavoreremo per promuovere la giustizia, la pace, i diritti dell’uomo, i valori della vita e della famiglia. La nostra responsabilità è comune nella costruzione delle nostre patrie. Noi vogliamo offrire all’Oriente e all’Occidente un modello di convivenza tra le differenti religioni e di collaborazione positiva tra diverse civiltà, per il bene delle nostre patrie e quello di tutta l’umanità.
Dalla comparsa dell’islam nel VII secolo fino ad oggi, abbiamo vissuto insieme e abbiamo collaborato alla creazione della nostra civiltà comune. È capitato nel passato, come capita ancor’oggi, some imbalance in our relationship. Through dialogue, we must eliminate any imbalance or misunderstanding. Pope Benedict XVI tells us that our dialogue can not be a fleeting reality. It is rather a vital necessity on which our future depends on (cf. Address to representatives of Muslim communities in Cologne, 20/08/2005). It is our duty, therefore, to educate the faithful to inter-religious dialogue, acceptance of pluralism, respect and mutual esteem.

VI. Our participation in public life, appeals to the governments and public officials of our countries

10. We appreciate your efforts for the common good and the service of our society. We support you with our prayers and ask God to guide your steps. We turn to you about the importance of equality among citizens. Christians are citizens of original and authentic, loyal to their country and loyal to all their domestic duties. It is natural that they can enjoy their full rights of citizenship, freedom of conscience and religion, freedom in teaching and education and use of media.
We ask you to redouble your efforts to establish a just and lasting peace throughout the region and to stop the arms race. This is what will lead to security and economic prosperity, stop the haemorrhage of emigration that depletes our vital forces of their countries. Peace is a precious gift that God has entrusted to men and are the peacemakers, [which] shall be called sons of God "(Mt 5, 9).

VII. Appeals to the international community

11. Nationals of countries in the Middle East challenge the international community, notably the UN, because it truly works for a just and definitive solution for peace in the region, and this through the application of the resolutions of the Security Council, and through ' adoption of legal measures necessary to end the occupation of different territori arabi.
Il popolo palestinese potrà così avere una patria indipendente e sovrana e vivervi nella dignità e nella stabilità. Lo Stato d’Israele potrà godere della pace e della sicurezza all’interno delle frontiere internazionalmente riconosciute. La Città Santa di Gerusalemme potrà trovare lo statuto giusto che rispetterà il suo carattere particolare, la sua santità, il suo patrimonio religioso per ciascuna delle tre religioni ebraica, cristiana e musulmana. Noi speriamo che la soluzione dei due Stati diventi realtà e non resti un semplice sogno.
L’Iraq potrà mettere fine alle conseguenze della guerra assassina e ristabilire la sicurezza che proteggerà tutti i suoi cittadini con tutte le loro componenti sociali, religiose e nazionali.
Il Libano potrà godere della sua sovranità su tutto il territorio, fortificare l’unità nazionale e continuare la vocazione a essere il modello della convivenza tra cristiani e musulmani, attraverso il dialogo delle culture e delle religioni e la promozione delle libertà pubbliche.
Noi condanniamo la violenza e il terrorismo, di qualunque origine, e qualsiasi estremismo religioso. Condanniamo ogni forma di razzismo, l’antisemitismo, l’anticristianesimo e l'islamofobia e chiamiamo le religioni ad assumere le loro responsabilità nella promozione del dialogo delle culture e delle civiltà nella nostra regione e nel mondo intero.

Conclusion: continue to witness the divine life that appeared in the person of Jesus

12. In conclusion, brothers and sisters, we say with the Apostle John in his first letter: "That which was from the beginning, which we have heard, what we have seen with our eyes, what looked upon, and our hands touched the Word of life - indeed life is manifested, and we saw and what we witness and proclaim to you the eternal life which was with the Father and was manifested to us - what we have seen and heard we proclaim also to you, because you too may have fellowship with us. And our fellowship is with the Father and with his Son, Jesus Christ "(1 Jn 1, 1-3).
This Divine Life, which appeared to the apostles 2000 years ago in the person of our Lord and Savior Jesus Christ, of which the Church has lived and which she has witnessed throughout the course of its history, will always be the life of our Churches in the Middle East and the object of our witness.
Backed by the promise of the Lord: "Behold, I am with you always, until the end of the world" (Mt 28, 20), we continue on our journey together in hope, and "hope does not disappoint, because the ' God's love has been poured into our hearts through the Holy Spirit was given to us "(Rom 5, 5).
We confess that we have not done so far, all that was in our best chance to live the communion between our two communities. We have not worked enough to confirm you in faith and give spiritual nourishment you need in your troubles. The Lord invites us to personal conversion and collective.
Today we return to you full of hope, strength and determination, bringing with us the message of the Synod and its recommendations for study and put together to apply them in our churches, each according to his state. We also hope that this new effort is ecumenical.
We will turn this humble and sincere appeal to all share a journey of conversion being renewed by the grace of the Holy Spirit and return to God
the Blessed Virgin Mary, Mother of the Church and Queen of Peace, under whose protection we have made the work of the Synod, we entrust our journey to new horizons and Christians human faith in Christ and the power of his word, "Behold, I make all things new" (Rev. 21, 5).

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